giovedì 27 settembre 2012

Desideri d'autunno...

 
Il cambio di stagione non prevede solo di spostare gli abiti più pesanti dalle scatole alle grucce della nostra cabina armadio, ma anche di avvolgere la casa in quel tepore che desideriamo ricevere dopo l'arrivo dei primi freddi, come un lungo abbraccio che da noi si prolunga verso la nostra piccola dimora. Ed ecco che le giornate si accorciano, il sole si nasconde dietro le nuvole, il cielo sbiadisce il suo azzurro, il vento soffia più freddo, e noi come tenere cucciole ci ritiriamo in punta di piedi nel torpore del letargo casalingo, raggomitolate sul divano. Piccole coccole che la nostra casa ci offre con devozione e amore, come la calda copertina sul bracciolo del divano, i romantici film da guardare e riguardare, tazze di fumanti bevande e piatti di golose tortine, interminabile telefonate con le amiche e rilassanti bagni di vanità. Ecco i miei desideri autunnali, i primi di una lunga serie...
1- Andare al parco, per immergermi nello splendido cambiamento della natura intorno a me, sedermi tranquillamente su una panchina e godermi il pungente pizzicore del primo freddo sul viso, ascoltare il silenzioso volo delle foglie ramate baciare delicatamente la terra, passeggiare su quella scrocchiante distesa color caramello e alzare lo sguardo verso il cielo plumbeo e rigonfio di gocce di pioggia.
2- Prendere un treno che mi porti in una città che non conosco, perdermi nella sua storia, nei suoi volti, nelle sue vetrine, nei suoi profumi e nei suoi sapori. Con le All Star ai piedi, la curiosità negli occhi e l'emozione nel cuore. Il tutto condito da una reflex e dalle amiche più care.
3- Affondare le dita nella farina ed aggiungere a poco a poco, zucchero e cannella, cacao e vaniglia, zenzero e scorza d'arancia, per creare un piccolo dolce da lasciar incorniciare ad una teglia a forma di cuore. Deliziarmi del suo straordinario aroma, lasciarlo scivolare in ogni angolo della casa, fino al momento in cui sarà accompagnato da uno schiumoso cappuccino durante la rilassante colazione del week end.
4- Riscaldarmi le mani intorno ad un'adorabile tazza a pois bianca e rosa, fumante di profumato thè alla ciliegia che nei momenti più golosi sarà sostituito dal cioccolato fondente e dalla soffice panna, mentre una mini alzatina suggerisce di accompagnare il tutto con dei deliziosi biscottini. Assaporare ogni sorso con la pacata calma che l'ora del thè sembra magicamente fermare sulle lancette del tempo, creando una dimensione sospesa dove tutto sembra adorabilmente perfetto.
5- Perlustrare i negozi in cerca dei must have del mio guardaroba autunnale. In pole position ci sono una felpa grigia perchè lo stile sporty può diventare chic (adorabile quella di Zara con una striscia di pizzo nero sul petto), una sciarpina bianca con pois neri, le All Star total black con borchie oro, un blazer bicolor con maniche in ecopelle, una romantica camicia di seta la cui stoffa disegni delle rouche che coprano i bottoni ed una borsa grande, pratica e comoda, di un color borgogna intenso che ricordi il nettare della vendemmia.
6- Confondere tra le pagine di un libro la mia vita e quella sentimentalmente rocambolesca della sua eroina, che sia un pò Jane Eye e un pò Carrie Bradshaw. Inseguire a perdifiato il nero inchiostro impresso sulla ruvida carta, raccontare con le parole immagini ed emozioni, avida di conoscerne l'epilogo, ma mai paga della sua trama.
7- Annotare con le mie penne colorate pensieri, idee ed ispirazioni sui numerosi e piccoli quaderni che vivono tra la mia borsa e lo scrittoio, con l'ardente speranza che con un pò di fantasia, tempo e volontà si vedano materializzare in qualche progetto, vivendo la dimensione del reale e non più quella ideale.
8- Festeggiare i primi sabati piovosi intorno ad una tavola imbandita ed illuminata da delicati centro tavola, fatti di fiori e candele, con gli amici a cui vuoi più bene, gustando qualche esperimento culinario, fra chiacchiere e risate.
9- Riordinare gli spazi della mia camera da letto, creando una dimensione essenziale, ma ricercata. Adagiare sul letto cuscini di diversa dimensione e fantasia trovando il giusto equilibrio cromatico, scegliere i profumi che saranno la mia firma di stagione e sistemarli nel vassoio della mia consolle, scegliere i soggetti da dipingere nei quadri che vivranno sulle pareti. Per circondarmi di ciò che amo in un ordine che rasserena e fa sognare.
10- Coccolarmi un pò tra qualche nuovo bagnoschiuma alla violetta sciolto nell'acqua bollente della vasca e una maschera idrantante al viso tra le fioche luci di qualche candela e le dolci note di qualche canzone, nel relax della mia stanza delle vanità. Lasciando per qualche momento il rumoroso mondo fuori dalla porta, senza che però, senta troppo a lungo la mancanza delle ticchettanti suole delle mie decoltè.
 


 

giovedì 20 settembre 2012

La Dieta e le sue verità nascoste



Verità nascoste, mezze verità, bugie bianche, sono tutti sinomini della parola bugia, una parola innominabile che preferiamo non pronunciare in quanto portatrice di malumori e sensi di colpa. E noi donne sappiamo bene di cosa si tratta, soprattutto in riferimento ad un'altra temutissima parola: la DIETA! Queste cinque lettere ci perseguitano come Alice fa con il Bianconiglio con tanto di tormentone "Presto che é tardi!", e non c'è thè verde o tisane depurative che possano alleviare il nostro ritardo a questo cadenzato appuntamento. Ci perseguita prima e dopo Natale, allo scoccare della Pasqua, a ridosso dell'estate e al rientro delle vacanze, prima e dopo ogni felice evento della nostra vita e dei nostri cari come battesimi, lauree, matrimoni, compleanni e varie ed eventuali. La dieta ci perseguita come Alice in cerca di un posto migliore, di un sospirato mondo ideal, ma quel posto non è altro che il nostro corpo e il mondo ideale è un concetto astratto che non combacia con la nostra realtà. Eppure peccando di testardaggine, come solo noi donne sappiamo fare, facciamo di tutto per avvicinarci un pò al nostro modello di perfezione. Dai comportamenti seriali osservati nel corso degli anni da conoscenti ed amiche, sono arrivata alla conclusione che esistono almeno quattro modalità differenti di affrontare una dieta, e riconducibili a quattro tipoligie di donne che adottano meccanismi comuni per raggiungere il faticoso fine della remise en forme.

Ed ecco la lista di donne che nei momenti cruciali della loro vita affrontano la dieta:

1) Le dieta-forever! Donne perennemente a dieta, quelle integgerime, che a sentirle parlare non conoscono il significato della parola eccezione alla regola, quelle super combattive e in costante guerra con l'ago della bilancia, quelle che hanno provato tutti i tipi di diete, ingurgitato ogni tipo di intruglio e cosparso di puzzolente fanghiglia ogni centimentro del loro corpo. Eppure il fatidico ago non accenna a decretare una vittoriosa discesa di peso. In realtà dietro tanta ammirabile costanza si nasconde un indicibile segreto: Il segreto del lunedì. Quello del club del pride-monday sono tante, perchè questo giorno va onorato con le unghie e con i denti, ma giorno seguente, il martedì, è un'altra cosa. Perchè il martedì s'insinua subdolo allo scoccare della mezzanotte, tentando di irretire le innocenti fanciulle con strane idee fatte di carbiodrati e cioccolata. Una categoria questa che ha ottenuto direttamente da Irene Grandi la licenza poetica di cantare "Vivo a dieta da una vita..." con la speranza che un giorno magicamente tutti quei lunedi si sommino dando vita ad un'equazione matematica in cui chili e calorie dimuniscano tutte insieme ripagandole di quella unica e perpetua devozione!

2) Le palestra-happy hour. Il loro mantra è ogni ora è giusta per andare ad allenarsi. Coloro che organizzano la loro vita tra una lezione di pilates e una di capoeira (perchè ogni sport va santificato, in quanto nobilita una parte del corpo!) Quelle che si svegliano presto la mattina per correre nel parco e godere di quella salutare energia durante tutta la giornata, ancor prima che gli anziani, in attivo già dalle cinque abbiano già deciso di passare la mattina tra l'ufficio postale, il medico e il supermercato, mentre tu nell'attimo in cui almeno in sogno sei riuscita a comprare un paio di Louboutin ti accanisci con tutta la forza del tuo indice contro quell'odiosa suoneria della sveglia. Quelle che quando riescono a trovare un ritaglio di tempo t'invitano a cena fuori, e quando tu ordini i bucati all'amatriciana che sdraripano dal piatto come uno tsunami sulla spiaggia, loro non i scompongono e ordinano la carne ai ferri e la verdura bollita, che a te solo a guardarla ti fa ribollire il sangue nel cervello. Quelle che vivono comodamente in tuta e scarpe da ginnastica, mentre tu scomodamente ti aggiri sui sanpietrini su un tacco dodici trattenento il fiato nei tuo jeans super skinny. Quelle che quando decidono di mettersi un vestito, la prima scelta nel primo negozio le calza addosso come un guanto, mentre tu rimani incastrata tra la manica e la chiusura lampo del quattordicesimo abito. Esattemente quelle che cordialmente detesti perchè ti fanno sentire come la figlia di Fantozzi accanto a Charlize Theron.

3) Le metabolismo-party. Quelle beatificate pulzelle a cui manca la calcolatrice interna del conteggio delle calorie deputata a trasformare in grasso e cellulite tutti i cibi ingeriti, cosa che a noi comuni mortali, misteriosamente, non è dato sapere, quelle che credi abbiano nello stomaco una nazione da sfamare grande come la Cina, e ti rendi conto che i cinesi sono tutti emigrati in giro per il mondo, e come prima tappa hanno scelto il tuo girovita. Quelle che quando pranzano si fanno portare ogni piatto sul menù e ancora hanno fame, mentre tu ti senti già lievitare solo a girare fino alla pagina dei dolci, quelle che fanno spuntini a base di patatine fritte intinte nella nutella, senza provare un barlume di senso di nausea e pietà per lo sfortunato stuolo di donne yo-yo. Quelle che ti chiedi perchè la scienza non indaghi sul loro metabolismo e non crei una mocoleca con quel dna di elisir di perfetta forma, in grado di farti sperare di abolire dalla tua tavola la parola dieta, perchè è assolutamente doveroso condividere una tale scoperta considerandola come patrimonio dell'umanità.

4) E infine ci sono loro, le peggiori, le digiuno-fast food, quelle che spudoratamente mentono dicendo di mangiare qualunque cosa senza ingrassare e invece a pranzo hanno un abbonamento al reparto ortofrutticolo del supermercato, quelle che a detta loro non sanno cosa sia una dieta e mai potrebbero sacrificarsi a farne una, e invece sgranocchiano gambi di sedano con la voracità con cui azzannerebbero una torta nuziale a cinque piani, quelle che postano sui social le foto dei panini del fast food omettendo l'insalata che il loro malcapitato boyfriend nasconde sotto il tavolo. Quelle che vantano straordinarie doti culinarie alla Jamie Oliver e una lontana discendenza dallo chef della corona reale britannica, e invece non sanno riscaldare neanche un bicchiere di latte nel microonde. Quelle che agli aperitivi si riempiono strategicamente il piatto incastrando negli strati del tramezzini pasta, rustici e contorni con la stessa maestria con cui un artigiano crea le matrioske, quelle che nel chiuso delle loro cucine mettono sotto chiave le dispense dei loro familiari per non indursi in tentazione, quelle che comprano riviste in cerca dei segreti su come è dimagrita Oprah e gli esercizi per avere glutei sodi come quelli di Pippa. Quelle che mentono solo per destare l'invidia altrui mentre si strafogano un cupcakes al cioccolato, mentre le comuni mortali ne annusano solo la fragranza per non ingrassare, quelle che guardano in cagnesco un'amica che indossa un vestito e riceve ammirazione e i complimenti altrui, quelle che sogghignano con soddisfazione se sedentoti da una piega della t-shirt ti sbuga un rotolino, quelle che nei pomeriggi di shopping ti convincono che la gonna che t'impdisce di respirare strizzandoti come un limone ti sta divinamente. Semplicemente quelle che non condividono il piacere le piccole vittorie contro ciccia e cellulite con le amiche, ma le boicottano in attesa che una loro gaffe ne riveli le debolezze, solo per il gusto di sentirsi migliori di te.

Nonostante tutto con assoluta fermezza e convinzione dobbiamo ammettere a noi stesse guardandoci allo specchio (possibilmente non a quelli stregati dei negozi che ci fanno sembrare magicamente le sosia di Gisele, anche se siamo tutte curve e alte 1,50 senza tacchi!) che l'universo femminile è costellato di milioni di piccole manie che inconsapevolmente condividiamo con altre migliaia di donne. Ognuna di noi, oltre ad una lunghissima whishlist, ha tanti sogni e desideri da realizzare, uno su tutti debellare la cellulite. Comunque ben sappiamo che la perfezione non esiste, se non negli occhi di chi ci ama, solo a quel punto ci liberiamo delle nostre debolezze consentendoci realmente di ammirare noi stesse. Perchè in fondo, noi donne aldilà di ogni categoria, non siamo poi così diverse le une dalle altre, e non siamo poi così male come esemplari di questo straordinario universo tutto femminile.

P.S. La mia categoria? La prima ovviamente, come potervi deludere dopo tante chiacchiere! Fossi stata una metabolismo-party avreste avuto tutte le ragioni per perseguitarmi ed insultarmi! E come esemplare di ragazza cresciuta a pane e nutella e cartoni animati, credo fortemente nella possibilità matematica che il miracolo della somma dei lunedì un giorno avvenga. Perchè solo con la magia la matematica non sarà più un'opinione!

venerdì 14 settembre 2012

Piccole Felicità

Adoro fare foto. E' raro che scelga me come soggetto, ma per provare nuove applicazioni fotografiche mi diverto a posare, e sorrido pensando al giorno in cui avrò così tante rughe da dire "Non ero poi così male da giovane!"
 
Esperimenti culinari: cupcakes al cioccolato con ripieno ai frutti di bosco e glassa alla vaniglia. Giusto una cosina leggera leggera, ma tanto buona!
 
Il timido sole che filtra dalla mia finestra e il mattutino caos romano mi danno il buongiorno in questo frenetico inizio settembre, invitandomi ogni giorno a tuffarmi nel mondo.
 
 Arrivederci mare! Adoro guardarlo, soprattutto quando le stagioni stanno per mutare e con loro il suo colore. Rimarrei a fissarlo per delle ore, giusto il tempo di far naufragare qualche pensiero.
 
Bye-Bye estate! Il saluto della mia manina smaltata di arancio con accent nail giallo limone. L'ultimo tocco di sole tra le mani, prima del rientro in città.
 
Diventerò zia! Che felicità! La mia amica Rita ha già iniziato ad allestire il corredino per la sua Miriam. Ed io amo guardare quei vestitini rosa, e già adoro questa piccola fagottina in arrivo!
 
Riesumando vecchie borse dall'armadio. La cartella Naj-oleari risale ai tempi delle scuole medie. Ed io voglio ancora bene a questo storico cimelio, perchè è stata la mia primissima borsa. Ricordo che ero così emozionata da non sapere cosa mettere dentro, giusto qualche spiccetto, il burro cacao e i fazzolettini, che ballonzolavano con una grande eco ad ogni mio passo.
 
Non per vezzo, ma per necessità ho dovuto mettere gli occhiali da vista. Ma se vezzosa devo essere, almeno lo sarò con stile! Ho scelto questa deliziosa montatura dalla forma allungata, un pò da gatta, ma tanto intellettuale.
 
Guardando 'Fashion Star', un programma un po' troppo noiosetto, se non fosse per i look di Nicole Richie che mi tengono incollata allo schermo. Il suo stile è unico e inconfondibile. Adoro le tintinnanti coroncine che adornano i suoi capelli e da poco ne ho acquistata una. Per ora non ho avuto il coraggio di indossarla, non vorrei che qualcuno pensasse che mi stia autocelebrando con un'aureola, anche se la pazienza è una mia grande dote e meriterei un riconoscimento!
 
Caffè time, si ma in tazza piccola, grazie! Miniature gran passione! Io e la sister siamo rimaste bloccate a quel magico periodo della nostra infanzia in cui giocavamo con i Polly Pocket, così, quando qualcosa di minuscolo ci capita fra le mani è subito nostra. E la mamy sbraita contro questi accumula polvere!
Il mio orgogliosissimo esperimento di make up 'alato' per il matrimonio di Mirko e Ale. Un'esecuzione da manuale! D'effetto gli orecchini scovati in un mercatino, fanno tanto gioielli di famiglia alla 'Beautiful'!
 
Parola del mese: ordine! Sempre e ovunque, o almeno ci provo. Non è facile tenere a bada la mia follia da accomulatrice seriale, quindi dove poso arginare il problema cerco attraverso dei piccoli escamotage (come contenitori e scatole varie) di dare un senso alle cose che vivono nella mia casetta. Questo grazioso cosmetic organizer mi ha consentito di buttare via vecchi prodotti dal mio beauty e organizzare in un piccolo spazio gli indispensabili della mia beauty routine.

giovedì 6 settembre 2012

Ispirazioni di stile: incontriamo l'autunno con Olivia Palermo

 
 
Ogni giorno la piccola brezza estiva si trasforma in un'aria spumeggiante e fresca solleticando i centimentri di pelle ancora scoperti con piccoli brividi per avvisarci che l'autunno pian pianino si avvicina. Nonostante le temperature siano in diminuzione, non siamo ancora pronte a separarci dalla meravigliosa long skirt (o dal long dress) che ci ha accompagnato romanticamente durante le nostre vacanze. Non possiamo ancora rinunciare alla miriade di pieghe svolazzanti che ad ogni nostro passo lasciano una colorata scia di allegria e buonumore e che vogliono accogliere con noi l'arrivo della nuova stagione per illuminare il cielo sempre più grigio e piovoso della città. Per la palette di colori scuri e rassicuranti, abbiamo ancora un pò di tempo prima che il vero freddo ci sorprenda e ci spinga a coccolarci nel borgogna, cioccolato e nel greige dei nostri maglioni. Consapevoli del fatto che i capi del nostro armadio diventano sempre più versatili e trovano accostamenti nuovi e sorprendenti, stagione dopo stagione, cerchiamo di non abbandonare per lungo tempo nel fondo di un cassetto un capo da noi tanto amato. Milioni di spunti e suggerimenti ci arrivano dalle nostre amiche, dalle ragazze che passeggiano per le vie della città e dalle nostre beneamine del web. Una su tutte é la splendida Olivia Palermo, chi di noi non ama in questa ragazza il dolce visino che incornicia gli occhi da cerbiatta e l'innato senso dello stile che tramuta in oro tutto ciò che tocca? Credo sia l'unica fanciulla a metterci tutte d'accordo, colei che non cade mai nell'eccesso e nei fugaci trend del momento, che non commette gaffe, ma al contrario continua strabiliarci con la sua semplicità raffinata ed elegante. La nostra ammirazione approva la sua capacità di creare degli accostamenti tra stili apparentementi diversi con una disinvoltura disarmante, accompagnando ogni outfit con accessori e soprattutto gioielli che rendono tutto superlativo. Grazie ad una carrellata delle sue idee possiamo prendere spunto per rendere meno faticoso un momento stressante in materia di stile come il cambio di stagione, perchè si sa le mezze stagioni ci mettono sempre un pò in crisi. (Personalmente adoro il momento in cui tutto intorno a me comincia a mutare, come quando il tramonto ti suggerisce di indossare un cardigan color cappuccino o una nuvola carica di pioggia ti consiglia di rispolverare le galosce verde militare o il timido sole ti raccomanda di annodare al collo un morbido foulard). Quel che ci serve è il nostro capo preferito della primavera-estate, in questo caso la nostra gonna, e capi basici da girargli intorno e rinnovarlo attraverso un mix giocato sull'utilizzo di accessori. In questo modo non ci faremo cogliere di sorpresa dalla nuova stagione ed eviteremo di litigare con il nostro armadio ogni volta che il nostro sguardo sfiorerà il cielo fuori dalla nostra finestra per verificare come piccole metereologhe eventuali mutamenti climatici. Il rigore di una camicia maschile o l'irriverente stampa su una t-shirt sono la giusta scelta da strizzare in vita con una cintura color cuoio, per coprire le spalle basterà indossare un blazer arrotolando le sue maniche a tre quarti, oppure un delizioso giacchino dai colori pastello che ricorda tanto quelli amati da Madame Coco. Con i primi freddi pungenti l'ideale è indossare una giacca di pelle, decisamente rock la versione con zip laterale. Un cardigan intrecciato color avana, da lasciar ricadere morbido sulla vita, è invece la scelta migliore da portare su un long dress. Per rendere l'outfit easy basta annodare intorno al collo un foulard, mentre per le più sofisticate basterà una collana multifilo dorata. Per le più esigenti che vogliono tutto a portata di mano, una borsa a cartella è la fedele compagna per le giornate fuori casa, mentre per chi ama andare in giro con poco peso è perfetta una postina, adorabile se è color borgogna (o come tutti amano ribattezzarla burgundy!) Ai piedi, per chi vuole stare super comoda la soluzione ideale sono le slipper, mentre per chi non ne vuole ancora sapere di nascondere le dita smaltate in un paio di scarpe, i sandali alti con multi stringhe sono decisamente perfette, ma con i primi freddi gli stivaletti con tacco vengono in nostro soccorso. Suggerimenti a parte sono sicura che il nostro armadio oltre ad essere un pozzo di confusione è anche il luogo ideale dal quale attingere nuove idee per creare il nostro personale stile. Unico e inconfondibile naturalemente.
 

 

lunedì 3 settembre 2012

Settembre e i buoni propositi


 


La fine dell'estate come da tradizione prevede al nostro rientro dalle vacanze la compilazione di una lunga lista dei buoni propositi, nella quale ci impegnamo ad assolvere i peccati di gola, pigrizia e sperpero di denaro che il periodo di riposo ci ha concesso. I primi giorni di settembre vengono celebrati come un nuovo inizio, quasi come fossero una piccola anticipazione del capodanno, ai quali affidare energie, speranze e desideri. Giusto il tempo di disfare le valigie e mettere in ordine la casa, ed ecco che l'inevitabile nostalgia dell'ozio estivo combatte con il rigoroso senso morale, che sulla soglia di questo mese puntualmente ci viene a far visita. E' l'ora di stilare la lista dei buoi propositi. In cima alla lista troviamo l'inossidabile desiderio della remise en forme, ed è lì che progettiamo scrupolosamente come fossero complicati algoritmi diete miracolose che ci garantiscano la perdita dei chili in eccesso, senza però uccidere le nostre papille gustative con intrugli che abbiano il retrogusto di corteccia d'albero. Il momento più umiliante per uno stomaco borbottante e viziato dalle eccezioni estive, è andare al supermercato con una lunga lista che preveda solo cibi a base di brillanti foglie verdi e candidi yogurt aciduli, bendandoci gli occhi al momento di attraversare i temibili scaffali tentatori con alto tasso di zuccheri e cellulite aggiunta. Dopo aver inondato il nostro frigo di cibi sani, quasi fosse la succursale del reparto ortofrutta del supermercato, coraggiosamente ripeschiamo dal fondo dei nostri armadi tute ancora munite di etichetta e dalle nostre scarpiere scarpette da ginnastica che fanno rabbrividire le nostre stilose decoltè e i nostri delicati piedini smaltati. E nonostante ci sentiamo mostruosamente infagottate in un indumento poco chic decidiamo di andare ad allenarci al parco, rasentando con vergogna e poca agilità ogni maraciapiede denudate del nostro charme. In attesa che i primi freddi facciano capolino, passiamo al vaglio tutte le palestre del quartiere sperando che qualche guru d'oltre oceano abbia finalmente inventato una disciplina miracolosa e antifatica che faccia resuscitare il nostro fisico tonico e asciutto sotto gli strati di gelato che quest'estate abbiamo nascosto sotto il nostro non più vitino da vespa. Ahimè, a questo punto non c'è più via di scampo e il nostro vademecum passa automaticamente alla voce numero tre, quella che ci vieta di dare sfogo alle nostre frustrazioni con ciò che per noi donne scaccia via tutti i mali: l'insostituibile shopping! Ardua e sofferta la decisione di mettere sotto chiave il nostro portafogli per evitare di sperperare il denaro superstite delle vacanze e ripescare dalla vecchia scatola chiusa in soffitta il roseo maialino-salvadanaio, con la speranza che ci grugnisca contro ad ogni nostro tentativo di sabotaggio. Dopo aver affidato al maialino i nostri (ben pochi) averi, il successivo passo per non cadere in tentazione è quello di evitare strategicamente attraverso una serie di scorciatoie, le vie del centro dove "lontano dagli occhi lontano dal portafogli" ci terremo alla larga dai nostri negozi preferiti. Un'altra incombente minaccia è evitare accuratamente le visite agli shop on line, che con il loro magico clic aprono innumerevoli vetrine svelandoci gli irrinunciabili trend di stagione a prezzi super-convenienti. L'operazione risulta essere difficilissima da realizzare quando alla progressiva diminuzione delle temperature si incrementa l'utilizzo di abiti più pesanti, dei quali sentiamo inspiegabilmente sprovvisto il nostro armadio. Scatta così in noi un campanello d'allarme da utilizzare come indiscussa scusa per giustificare alla nostra coscienza la cancellazione della lista dei buoni propositi. Ingegnosamente creiamo un sottilissimo circolo vizioso dal quale è difficile uscire, con tanto di annesso sabotaggio di ogni barlume di senso di colpa da relegare preventivamente nell'inconscio, cioè: fuori inizia a far freddo - ho bisogno di un giacchino nuovo, che ovviamente non possiedo -per acquistarlo mi serve il consiglio di un'amica che venga con me - dopo ore di estenuanti prove nei camerini abbiamo bisogno di un pò di ristoro - quindi scatta la fatidica ora dell'aperitivo - e di conseguenza si salta l'ora della palestra. Da questo punto in poi, il passo per dimenticare fino a capodanno la nostra lista dei buoni propositi è breve, e si nasconde ben bene dietro una calamita del frigo, magari a forma di barattolo di Nutella.
 
P.S. Adoro disegnare e quest'estate dalla punta dei miei colori acquarellabili è nata LittleVi, una piccola fanciulla alle prese con la sua passione per la moda. Attraverso le sue manie e i suoi gesti racconta le piccole avventure che ogni donna vive quotidianamente, illustrando in chiave giocosa e ironica gli allegri retroscena dei nostri desideri.